Liquidazioni periodiche Iva: nuovo modello

LIQUIDAZIONE PERIODICHE, ecco cosa cambia con il nuovo modello

Dal 14 marzo 2024 è in vigore un nuovo modello per la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche Iva, accompagnato da istruzioni aggiornate. Le modifiche si sono rese necessarie per adeguare la modulistica alla normativa vigente, in particolare all’innalzamento a 100 euro dei versamenti minimi dell’imposta introdotto dal decreto “Adempimenti”.

Le principali novità:

  • Nuova soglia per il versamento minimo dell’Iva: passa da 25,82 euro a 100 euro.
  • Sostituzione dell’informativa sul trattamento dei dati personali.
  • Nuova dicitura del rigo VP10 del modello: “Versamenti auto F24 elementi identificativi”.
  • Sostituzione della descrizione del rigo VP10 (versamenti auto Ue): “Versamenti auto F24 elementi identificativi”.
  • Eliminazione del codice 2 dal paragrafo “Eventi eccezionali” delle istruzioni.

Il nuovo modello e le istruzioni sono disponibili nella sezione modulistica del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Per quanto non modificato dal nuovo provvedimento, restano valide le indicazioni fornite con il precedente provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 27 marzo 2017.

Cosa fare se hai già inviato la comunicazione con il vecchio modello:

  • Se hai inviato la comunicazione con il vecchio modello e l’importo dei versamenti minimi era inferiore a 100 euro, non devi fare nulla.
  • Se hai inviato la comunicazione con il vecchio modello e l’importo dei versamenti minimi era superiore a 100 euro, dovrai inviare una nuova comunicazione con il nuovo modello.

Massimo Manetti Tributarista

fonte commercialista telamtico

Rottamazione quater, differimento dei termini di pagamento

Rottamazione Quater

L’istante non è riuscita a versare tempestivamente, ovvero entro il 31 ottobre 2023, la prima rata della definizione agevolata, a causa della tardiva approvazione del piano di riparto, che ha impedito la piena utilizzabilità delle somme già incassate a seguito della predetta vendita di immobili.
In base al parere dell’Agenzia delle entrate, contenuto nella risposta n. 68 del 12 marzo 2024, a seguito dei vari interventi normativi, con il solo riguardo al versamento effettuato dall’istante il 14 novembre 2023, lo stesso è considerato “tempestivo”, ancorché intervenuto prima dell’entrata in vigore delle norme che ne hanno legittimato il differimento.
Tale interpretazione, prosegue l’Agenzia, è volta ad evitare disparità di trattamento rispetto a coloro che essendo decaduti dal piano di rateazione al pari dell’istante per non aver versato le rate sono stati rimessi in termini dalle norme menzionate nella citata risposta.
Quanto alla corretta imputazione delle somme finora versate alle rate dovute per la definizione dei ruoli, non trattandosi di una questione di natura interpretativa ma gestionale, sarà cura dell’istante rivolgersi al competente ufficio dell’Agenzia delle entrate Riscossione per avere indicazioni in merito alla corretta gestione del piano di rateizzazione.

Fonte il commercialista telematico

Massimo Manetti Tributarista

legge 4/2013

Il marketing non lo ritenete necessario? Volete solo alcuni motivi per cambiare idea?

Il marketing non lo ritenete necessario? Volete solo alcuni motivi per cambiare idea?

Il brand

  • Perché l’azienda non ha una sua identità sul mercato perchè non ha un proprio Brand/Logo
  • Perché attraverso un re-branding si da un nuovo segnale al mercato (segnale di sviluppo, di rinnovamento, di crescita…)
  • Perché con il tempo diamo per scontato che il nostro Brand sia presente a tutti mentre spesso non lo è
  • Perché l’azienda è giovane e deve ancora farsi conoscere
  • Perché un prodotto non è ancora diffuso adeguatamente
  • Perché la diffusione di un brand o di un prodotto è soddisfacente ma non per tutti i target

Il target

  • Perché si rende necessario rivolgersi a un nuovo target , con caratteristiche differenti dall’attuale
  • Perché si rende necessario rivolgersi a un  territorio diverso
  • Perché si rende necessario ampliare l’area geografica del target

I mezzi di comunicazione 

  • Perché dove non si arriva con un mezzo si arriva con altri mezzi (dove si arriva con un sito non si arriva con una brochure e/o catalogo o viceversa
  • Perché l’azienda è priva di un sito web
  • Perché l’attuale sito web è particolarmente datato
  • Perché l’attuale sito web non è responsive e quindi poco fruibile per la navigazione dagli utenti
  • Perché l’attuale sito web non è a norma di legge o delle norme di sicurezza
  • Perché l’attuale sito web dovrebbe essere uno strumento di lavoro invece è solo istituzionale
  • Perché l’attuale sito web è soddisfacente nella comunicazione ma non nella tecnica/sviluppo
  • Perché l’attuale sito web è soddisfacente nella tecnica/sviluppo ma non nella comunicazione
  • Perché l’immagine, cioè i vari mezzi di comunicazione di un’azienda (brochure, cataloghi, pubblicità sui media, sito web, social, eccetera…) non hanno un’omogeneità quindi non hanno e non danno una chiara brand identity .


Brand e Rebranding
Brand Identity
Grafica pubblicitaria
Marketing: campagne per diffusione del Brand aziendale o  di prodotti
Sito web blog, portali, e-commerce

 

 

 

Avete ancora qualche dubbio?
Rivolgetevi alla Problem Solving!

Edilizia: come funziona la nuova patente a punti nei cantieri.

Al fine di aumentare la sicurezza sul lavoro nei cantieri edili, il Consiglio dei Ministri ha approvato un Decreto Legge che contiene alcune misure che tutelano sia il lavoro dei lavoratori dipendenti che degli autonomi.

La misura più innovativa è stata quella di prevedere una patente a punti per le imprese che lavorano all’interno di cantieri edili.

La nuova patente avrà il compito di evidenziare il grado di qualificazione delle aziende edili in modo che il committente, quando dovrà affidare i lavori in appalto, potrà fare una selezione a monte delle competenze e delle caratteristiche che dovrà possedere l’appaltatore o il sub-appaltatore che lavoreranno all’interno del cantiere.

Dal primo ottobre 2024 entrerà in vigore la nuova normativa che varrà anche per i cantieri temporanei e per i lavoratori autonomi.

La patente a punti sarà rilasciata dall’Ispettorato nazionale del lavoro all’azienda edile che risulterà iscritta alla camera di commercio, avrà adempiuto agli obblighi formativi, sarà in possesso del Durc, avrà redatto il Documento di Valutazione dei Rischi e risulterà in possesso del Documento Unico di Regolarità Fiscale.

La patente, se l’azienda risulterà in regola con tutta la documentazione, partirà con la dotazione di 30 crediti e subirà delle decurtazioni legate ad eventuali incidenti avvenuti all’interno del cantiere e successivamente all’esito degli accertamenti e degli eventuali provvedimenti emanati nei confronti dei datori di lavoro o autonomi:

  • 10 punti di penalità in caso di singola violazione o a seguito di una dichiarata inabilità temporanea assoluta al lavoro da parte del lavoratore per oltre 40 giorni;
  • 15 punti di penalità in caso di dichiarata inabilità permanente al lavoro da parte del lavoratore;
  • 20 punti di penalità e possibile sospensione della patente fino ad un massimo di dodici mesi in caso di morte di un lavoratore.

I crediti decurtati potranno essere reintegrati nei seguenti casi:

  • a seguito della frequenza di corsi di formazione (ciascuno corso consente di recuperare cinque crediti);
  • di un credito per ciascun anno successivo al secondo, sino a un massimo di dieci crediti, qualora il datore di lavoro o il lavoratore autonomo non siano stati oggetto di provvedimenti sanzionatori in materia di sicurezza sul lavoro.

La misura della patente a punti non è stata l’unica determinazione del Dl in materia di sicurezza del lavoro, infatti, ce ne sono state anche altre che tendono a garantire l’incolumità dei lavoratori: il potenziamento del personale ispettivo in materia di lavoro, l’introduzione  di disposizioni di carattere incentivante (erogazione di benefici normativi e contributivi in assenza di violazioni e premialità in favore di aziende che dimostrino comportamenti virtuosi) e disposizioni di natura repressiva (sanzioni penali in luogo delle sanzioni amministrative in caso di somministrazione fraudolenta di lavoratori, utilizzazione illecita di lavoratori, somministrazione abusiva con sfruttamento di minori), l’estensione del regime di solidarietà nell’obbligazione retributiva e contributiva e la verifica di congruità del costo della manodopera negli appalti (sia pubblici che privati)

Susini Group S.t.p.

L’ assicurazione cosa copre nella vostra azienda? Ecco l’obbligo assicurativo.

Obbligo assicurativo per le imprese Italiane entro il 31 dicembre 2024

Imprese più resilienti: l’obbligo di polizza contro i rischi catastrofali

Stamani parliamo di una novita che poco viene commentata e analizzata dalla stampa specialistica, ma che impatterà  in modo significativo sui costi delle imprese:_  è l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa; si avete capito bene OBBLIGO, cosi come previsto dalla legge di bilancio 2024.

 

Vediamo di comprendere la normativa con l’aiuto di Massimo Manetti Tributarista

La Legge di Bilancio 2024 (legge n. 213/2023) ha introdotto una novità significativa per le imprese italiane: l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa a copertura dei danni causati da eventi catastrofici.

Cosa significa?

Dallo scorso 1° gennaio 2024, tutte le imprese con sede legale in Italia, o con stabile organizzazione nel territorio italiano, sono tenute a sottoscrivere un’assicurazione contro:

  • Terremoti
  • Alluvioni
  • Frane
  • Inondazioni

L’obiettivo è quello di rafforzare la resilienza delle aziende di fronte a calamità naturali che, purtroppo, si verificano con sempre maggiore frequenza e intensità.

Quali sono i vantaggi?

La copertura assicurativa contro i rischi catastrofali offre numerosi vantaggi alle imprese:

  • Protezione finanziaria: in caso di evento catastrofico, l’assicurazione può coprire i costi di riparazione o ricostruzione dei danni subiti, garantendo la continuità aziendale.
  • Maggiore accesso al credito: le aziende che dispongono di una polizza contro i rischi catastrofali possono avere più facilità ad ottenere finanziamenti da banche e istituti di credito.
  • Migliore reputazione: l’adozione di misure per la gestione dei rischi catastrofali può migliorare l’immagine aziendale e la fiducia dei clienti.

Quali sono le coperture previste?

Le polizze assicurative contro i rischi catastrofali possono coprire:

  • Danni ai beni materiali: immobili, macchinari, impianti, scorte di magazzino.
  • Danni ai beni immateriali: perdita di dati, interruzione dell’attività.
  • Spese di decontaminazione e bonifica.
  • Spese di soccorso e assistenza alle persone.

Come scegliere la polizza giusta?

In fase di scelta della polizza, è importante valutare:

  • Le caratteristiche dell’azienda: tipologia di attività, dimensioni, valore dei beni da proteggere.
  • I rischi specifici a cui l’azienda è esposta in base alla sua ubicazione e al settore di appartenenza.
  • Le coperture offerte dalle diverse compagnie assicurative.
  • Il costo della polizza.

Un passo avanti per la sicurezza delle imprese

L’obbligo di copertura assicurativa contro i rischi catastrofali rappresenta un passo avanti importante per la sicurezza e la resilienza delle imprese italiane. Si tratta di una misura che può contribuire a ridurre l’impatto economico e finanziario di calamità naturali, favorendo la ripresa delle attività in tempi rapidi.

Per approfondire

  • Legge di Bilancio 2024 (legge n. 213/2023)
  • Sito web IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni)

Informazione importante

Le informazioni contenute in questo articolo non sono esaustive e non possono essere considerate come un consiglio assicurativo personalizzato. Si consiglia di consultare il vostro broker assicurativo per una valutazione specifica dei rischi e per la scelta della polizza più adatta alle proprie esigenze.

Sede Firenze  Via Jacopo Carrucci 152 , 50053, Empoli (FI)     ***   Sede Milano  Piazza della Repubblica 19, 20124 Milano (MI)